
13 giu
sab
•21:00
Gillette Stadium • Boston
19 giu
ven
•18:00
Gillette Stadium • Boston
24 giu
mer
•18:00
Hard Rock Stadium • Miami
La Scozia arriva al Mondiale 2026 con una nuova ondata di entusiasmo e la sensazione di trovarsi davanti a un’occasione storica. Dopo tanti anni lontana dal grande palcoscenico, la Tartan Army torna a sognare di competere alla pari con le grandi potenze. L’identità della squadra si fonda su passione, orgoglio e determinazione, un carattere che contagia le tribune e trasforma ogni partita in una battaglia emotiva.
Il rapporto con la Coppa del Mondo è fatto di presenze frequenti in passato e di diverse qualificazioni svanite nelle ultime decadi. La Scozia ha regalato notti memorabili e un seguito travolgente, ma non è mai riuscita a superare la fase a gironi, alimentando un mix di orgoglio e rimpianto che brucia ancora. Questo ritorno al torneo è vissuto come l’occasione perfetta per cambiare la storia e firmare, finalmente, una campagna indimenticabile.
Nel corso della sua storia, la maglia blu è stata difesa da leggende come Kenny Dalglish, Denis Law e Jim Baxter, simboli di talento e carisma. Nell’era recente, giocatori come Andy Robertson, Scott McTominay e John McGinn rappresentano quello spirito combattivo scozzese, mescolando solidità difensiva con momenti di coraggio e qualità. La forza del gruppo risiede nella sua coesione e in una mentalità che non considera mai un pallone davvero perso.
Per la maggior parte degli esperti, la Scozia si presenta al 2026 come una outsider pericolosa, capace di competere ma lontana dall’etichetta di favorita. Il sorteggio l’ha inserita nel Gruppo C, uno dei più duri del torneo, dove dovrà mettere alla prova il proprio carattere contro avversarie di altissimo livello. Ecco le sue rivali:
L’obiettivo realistico per la Scozia è lottare su ogni pallone, arrivare all’ultima giornata ancora in corsa e sognare uno storico passaggio alla fase a eliminazione diretta, dimostrando che questa generazione è pronta a riportare il Paese nell’élite mondiale.