14 giu
dom
•15:00
AT&T Stadium • Arlington
20 giu
sab
•12:00
NRG Stadium • Houston
25 giu
gio
•18:00
Arrowhead Stadium • Kansas City
17 giu
mer
•19:00
BMO Field • Toronto
23 giu
mar
•16:00
Gillette Stadium • Boston
27 giu
sab
•17:00
Lincoln Financial Field • Philadelphia
Il Ghana si presenta come un blocco aggressivo, sorretto da potenza fisica, contrasti continui e ripartenze che scattano in pochi secondi, con esterni che non hanno paura dell’uno contro uno. Di fronte, la nazionale olandese resta fedele al dna della sua scuola: circolazione di palla vertiginosa, terzini che spingono e attaccanti pronti a punire il minimo spazio concesso.
È tecnica contro muscoli, il controllo della Oranje contro il ritmo travolgente delle Black Stars: un incrocio di filosofie che lascia pochissimo respiro. In una fase a gironi del Mondiale in cui un singolo passo falso può complicare la qualificazione, ogni palla contesa tra europei e africani si gioca come se fosse decisiva.
Negli ultimi cicli mondiali, la selezione olandese ha confermato il proprio pedigree con apparizioni in semifinali e quarti di finale, guidata da leader come Virgil van Dijk, Frenkie de Jong e Cody Gakpo, abituati alle grandi notti europee.
Il Ghana, dal canto suo, arriva con il prestigio di quello storico quarto di finale del 2010 e una generazione guidata da Mohammed Kudus, Iñaki Williams e Thomas Partey, giocatori in grado di decidere da qualsiasi zona del campo. Saranno novanta minuti di talento e personalità africana contro una delle scuole più riconoscibili del calcio mondiale.
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