27 mar
ven
•7:45pm
Wembley Stadium • Londra
31 mar
mar
•7:45pm
Wembley Stadium • Londra
17 giu
mer
•3:00pm
AT&T Stadium • Arlington
23 giu
mar
•4:00pm
Gillette Stadium • Boston
27 giu
sab
•5:00pm
MetLife Stadium • New York
17 giu
mer
•8:00pm
Estadio Azteca • Città del Messico
23 giu
mar
•12:00pm
NRG Stadium • Houston
27 giu
sab
•7:30pm
Mercedes-Benz Stadium • Atlanta
Il peso dei punti in palio trasforma questa sfida in un esame senza margine d’errore per entrambe le squadre. Campione del mondo nel 1966 e presenza fissa nelle ultime fasi finali, la nazionale inglese si affida alla circolazione paziente del pallone, ai cambi di ritmo e alla potenza di un attacco letale.
Dall’altra parte, l’Uzbekistan, appena qualificatosi per il suo primo Mondiale, incarna l’ascesa del calcio dell’Asia Centrale: blocco compatto e ben organizzato, pressing aggressivo e una pericolosità enorme quando trova spazio per correre.
Senza precedenti mondiali tra queste due nazionali, l’incrocio mette di fronte un gruppo abituato a convivere con la massima pressione e un altro che arriva con una fame enorme di sovvertire le gerarchie. In un girone così equilibrato, ogni dettaglio nelle due aree può spostare l’ago della bilancia: una distrazione inglese può spalancare la porta all’artiglio centroasiatico; una fiammata di concretezza del gruppo europeo può indirizzare in modo decisivo la qualificazione.
La selezione inglese si presenta forte di una semifinale nel 2018 e di un quarto di finale a Qatar 2022, guidata da Harry Kane e da una generazione straordinaria in cui spiccano Jude Bellingham, Bukayo Saka e Phil Foden.
La nazionale uzbeka arriva dopo anni di competizioni ad altissimo livello in Coppa d’Asia, con Eldor Shomurodov capitano e miglior marcatore, sostenuto da una nuova ondata di talenti che sta già trovando spazio nei grandi campionati europei.
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