Biglietti Francia Mondiali 2026

Poche nazionali incutono tanto timore in un Mondiale quanto la Francia. La squadra dei Bleus unisce una generazione di talento straordinario a una cultura competitiva solidissima, costruita in anni di lucha ai massimi livelli. Il suo calcio combina forza fisica, qualità tecnica e una straordinaria capacità di essere decisiva nelle aree, rendendola un avversario temibile in qualsiasi fase del torneo.

La storia francese ai Mondiali parla da sola: campione del mondo nel 1998 e nel 2018, finalista nel 2006 e nel 2022, e presenza fissa nelle fasi finali fin dagli anni ’80. Quelle semifinali del 1982 e del 1986, la gloria di Saint-Denis nel 1998 o la recente finale in Qatar hanno consolidato la Francia come una potenza che quasi sempre si presenta al momento decisivo. Il suo percorso più recente la colloca, quasi naturalmente, nel gruppo delle grandi candidate al titolo.

La maglia blu è stata difesa da leggende come Michel Platini, Zinedine Zidane o Thierry Henry, simboli di diverse epoche d’oro. Oggi la leadership è nelle mani di stelle come Kylian Mbappé, uno degli attaccanti più determinanti del pianeta, affiancato dal talento e dall’esperienza di Antoine Griezmann, Ousmane Dembélé e da una generazione di centrocampisti e difensori che giocano ai massimi livelli del calcio europeo. Il risultato è una nazionale profonda, con alternative e soluzioni in praticamente ogni ruolo.

Guardando al 2026, la maggior parte degli analisti inserisce la Francia tra le grandi favorite per il titolo. Il sorteggio l’ha collocata nel Gruppo I, un girone impegnativo in cui affronterà campioni continentali, stelle emergenti e una rivale proveniente dagli spareggi intercontinentali. Questi sono i suoi avversari:

• Senegal, campione d’Africa e nazionale molto fisica e competitiva, abituata a mettere in difficoltà le grandi potenze.
• Norvegia, una squadra in piena crescita guidata da una generazione giovane e di grande forza, con un attacco capace di decidere le partite da solo.
• Vincitrice dei playoff intercontinentali (Bolivia, Iraq o Suriname), una nazionale che arriverà lanciata dopo aver superato gli spareggi e con pochissimo da perdere contro le favorite.

Per la Francia, l’obiettivo minimo è qualificarsi con autorità alla fase a eliminazione diretta, idealmente da prima nel girone, e da lì confermare in campo ciò che molti danno già per scontato sulla carta: che ha tutto per tornare a lottare seriamente per alzare la Coppa del Mondo.